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John Steinbeck
Salinas,
California, il 27 febbraio 1902,
New York il
20 dicembre 1968 |
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Nato
a Salinas, California, il 27 febbraio 1902, John Ernst Steinbeck, dopo
un'infanzia vissuta a contatto con la natura, frequentò la Salinas Hígh School,
dove ebbe modo di rivelare la sua vena di scrittore collaborando al giornale
della scuola. Diplomatosi nel 1919, prima dì iscriversi all'università
di Stanford per frequentarvi i corsi di biologia, lavorò per un anno come
aiuto chimico presso uno zuccherificio. Durante gli studi universitari scrisse
novelle e poemi per alcuni periodici locali: nel 1925 lasciò l'università
senza aver dato esami. Dopo tale movimentata e incompleta educazione scolastica,
esercitò i mestieri più umili: visse per qualche tempo di pesca sulle rive
della Monterey
Bay,
lavorò in una pescheria, e a Madison Square Garden, come sterratore; egli ebbe
modo così di avvicinare la gente più povera, di capirne profondamente le
esigenze e i problemi, e di trarne spunti per gli ambienti e i personaggi dei
suoi futuri romanzi.
Nel 1926 partì per New York, dove fece, tra l'altro, il giornalista.
Ma non ebbe fortuna; tornò in California e si stabilì a Pacific Grove; qui
conobbe il biologo Edward Ricketts, la cui amicìzia ebbe grande influsso sulla
sua personalità: a lui si ispirò infatti per i personaggi di alcuni notissimi
romanzi.
La
vita di Steinbeck a Pacific Grove coincide con l'inizio
di quella
feconda e fortunata produzione letteraria, destinata a condurre lo scrittore al
successo.
Dopo il primo romanzo del 1929, Cup of
Gold (La santa rossa), che ebbe scarsa risonanza, Steinbeck pubblicò nel 1932 una serie di racconti, The
Pastures of Heaven (I pascoli del cielo), ambientati nella comunità
agricola di una valle californiána. in questi racconti e nel romanzo dell'anno
successivo, To a God Unknown (Al Dio
sconosciuto), si rivela l'interesse dell'autore per la campagna, per l'umile
gente che vi abita e per i problemi che ad essa sono legati. Il primo grande
successo di Steinbeck fu Tortilla Flat
(Pian della Tortilla), pubblicato nel 1935 dall'editore Pascal Covici: la vivace, calda e lineare
rappresentazione della vita condotta da un gruppo di «paisanos» di Monterey
divenne un successo internazionale degli anni trenta. Nel 1936 apparve In Dubious Battle
(La battaglia), il « romanzo sociale », la cui scena e il cui svolgimento
espressivo sono totalmente diversi da quelli, più distesi e disposti al cornico-fantastico,
di Tortilla Flat, Of Mice and Men (Uomini
e topi) del 1937, da cui l'autore stesso ha tratto un dramma, fu considerato un
tentativo di risolvere la denuncia sociale in chiave simbolica: così quando nel
1939 fu pubblicato il capolavoro di
Steinbeck, The Grapes of Wrath (Furore), con
il quale vinse il premio Pulitzer e da cui fu
tratto un film l'anno successivo, il pubblico era già preparato ad
accogliere una rappresentazione epica del contrasto ricchi e l'avvilimento dei
miseri.
Durante l'ultimo conflitto mondiale che vide Steinbeck in Europa come
corrispondente di guerra, uscirono, nel 1942,
The Moon is Down (La luna è tramontata), ispirato alla resistenza
norvegese, e, nel 1945, Cannery Row (
Vicolo Gannery), un racconto che riprende la vita e t'ambiente di Tortilla Flat. In questo libro, come in Sweet Thursday (Quel fantastico giovedì) del 1954, la vicenda è incentrata intorno al personaggio di un biologo,
la cui figura è chiaramente ispirata all'amico dell'autore, Edward Ricketts.
Nel 1947 Steinbeck pubblicò due romanzi brevi: The Wáyward Bus (La corriera stravagante) e The Pearl (La perla), nei quali propone un giudizio morale e sociale
del suo tempo; ma il romanzo migliore e il più ambizioso dopo Tbe
Grapes of Wrath è East of Eden (La valle dell'Eden) del 1952:
una saga di due famiglie americane in California dal 1860
alla prima guerra mondiale.
Dopo The Short Reign of Pippin IV (Il breve regno di Pipino IV), 1957, una
satira divertente della politica francese, Steinbeck ha pubblicato nel 1961
una vicenda autobiografica, The Winter
of Our Discontent (L'inverno del nostro scontento), dove rivela, con tutta
la forza dei suo stile realistico, il conflitto dell'animo umano tra coerenza ai
principi morali e smodato desiderio di successo.
Due sostanziali motivi si alternano senza elidersi nella narrativa di Steinbeck:
da un lato, una vena sottilmente umoristica, che sembra ereditata da un
tradizionale mondo espressivo picaresco e fantasioso, adatto al particolare
ambiente della California; dall'altro, una vena di realismo aspro, socialmente
risentito, culminante nella descrizione della lotta senza quartiere tra ricchi e
poveri.
Nel
1962 a John Steinbeck è stato
assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Colpito
da un attacco cardiaco, lo scrittore si è spento a New York il
20 dicembre 1968: aveva sessantasei
anni.

1976 |
Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri
(postumo) -
Descrizione
"Per
molto tempo" scrive Steinbeck nella sua premessa a questo
libro " ho desiderato trasferire nella lingua d'oggi le
storie di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Sono
storie vive anche in quelli di noi che non le hanno lette.
Ma nella ...
Continua
nostra epoca forse ci spazientiscono i termini desueti e i
ritmi maestosi... Ho voluto trasporli nel semplice
linguaggio del giorno d'oggi".John Steinbeck scisse "Le
gesta di Re Artù e dei suoi nobili cavalieri" tra il 1958 e
il 1959, basandosi sul manoscritto dei racconti di Thomas
Malory conservato al Winchester College,. Le affascinanti
avventure di Re Artù, di Ginevra, di Lancillotto e di tanti
altri personaggi del mondo cavalleresco sono svelate in
tutto il loro incanto attraverso questa rilettura in chiave
moderna, fatta da un grande narratore.
Pag.
352 Voto 3.50/5 |

1961 |
L'inverno del nostro scontento
-
Descrizione
Ambientato a Long Island, "L'inverno del nostro
scontento" è l'ultimo romanzo di Steinbeck e fu pubblicato
l'anno prima del conseguimento del premio Nobel (1962).
Protagonista è Ethan Hawley, discendente di una antica
famiglia di balenieri, ridottosi a fare il commesso in un
negozio che un tempo era di sua proprietà. Uomo onesto e
responsabile, Hawley si sente in colpa verso la famiglia e,
per ottenere tutto quello che la nuova società del benessere
può consentire, ordisce una serie di imbrogli e tradimenti
che gli fruttano la ricchezza, ma lo portano a una desolante
crisi di coscienza e a un passo dal togliersi la vita.
Pag. 324 Voto 4/5
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1957 |
Il breve regno di Pipino IV
-
Descrizione
Nella Francia del XX
secolouna crisi politica segna come inevitabile la
restaurazione della monarchia e a salire sul trono sarà uno
sprovveduto discendente di Carlo Magno: Pipino IV. Un
momento della storia politica europea descritta da uno
scrittore americano.
Pag.
159 Voto 4/5 |
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1954 |
Quel fantastico giovedì -
Descrizione
Reduce dalla guerra alla nativa Monterey di California, Doc,
un giovane biologo, vi ritrova immutati sole, mare e
tradizioni, e con essi la vecchia compagnia di Cannery Row,
il quartiere dell'allegra cittadina dove ha la sua casa.
Qualcosa però è cambiato in lui: da uomo pacifico,
soddisfatto della vita, Doc si scopre inquieto, scontento,
intollerante del proprio mondo; cerca disperatamente una via
d'uscita, illudendosi di trovarla nella ricerca scientifica.
Sarà invece Suzy, una ragazza facile e priva di cultura, ma
sincera e decisa che, comparendo in scena quasi per burla in
"un fantastico giovedì", indicherà a Doc la strada da
scegliere e gli darà, col suo amore, la forza di percorrerla
fino in fondo. Attorno ai due protagonisti ruota tutto il
piccolo mondo provinciale del quartiere: il messicano, la
ruffiana, lo sconcertante Hazel, quell'umanità "minore",
tanto cara a Steinbeck, che qui vive un felice eterno
giovedì della vita.
Pag. 268 Voto 4/5
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1952 |
La valle dell'Eden -
Descrizione
Nel paese di Nod, a est de] giardino dell'Eden, dove la
progenie di Caino andò a vivere secondo la leggenda biblica
e che nel romanzo di John Steinbeck corrisponde
simbolicamente alla valle percorsa dal fiume Salinas nella
California settentrionale, si intrecciano le storie di due
famiglie, gli Hamilton e i Trask. Protagonisti della saga,
che va dalla Guerra civile alla Prima guerra mondiale, da
una parte il vecchio Samuel Hamilton, immigrato
dall'Irlanda; e, dall'altra, Cyrus Trask insieme ai figli
Adam e Charles, e ai nipoti Aron e Caleb, gemelli nati dalla
misteriosa Cathy Ames, reincarnazione di Eva e di Satana
allo stesso tempo, emblema del male nel mondo, con il quale
tutti nel corso della lunga vicenda devono misurarsi.
Pubblicato negli Stati Uniti nel 1952 e ora riproposto nella
nuova traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini, "La
valle dell'Eden" è il romanzo in cui Steinbeck ha creato i
suoi personaggi più affascinanti e ha esplorato più a fondo
i suoi temi ricorrenti: il mistero dell'identità,
l'ineffabilità dell'amore e le conseguenze tragiche della
mancanza d'affetto. Al tempo stesso saga famigliare e
moderna trasposizione del mito, "La valle dell'Eden" è il
capolavoro della maturità di Steinbeck, da cui nel 1955 Elia
Kazan ha tratto l'omonimo film con James Dean. Introduzione
di Luigi Sampietro. Voto 4.25/5 Pag. 762 |

1959 |
La valle lunga
- Racconti seguiti dal dramma
- Che splendida
Ardi
Pag. 355 Voto
5/5 |

1947 |
La perla -
Descrizione
Sulla perla trovata in fondo al mare un pescatore
messicano ha costruito il sogno di una vita migliore, il
riscatto dalla miseria e dalla fatica. L’inquietudine e le
passioni suscitate da questo fugace tocco della fortuna
sconvolgono la sua vita, quella di sua moglie e del suo
bambino. Contro la violenza non basta più l’amore di Juana,
né la solidarieta di alcuni poveri pescatori che si
accontenteranno di poter vedere la fortuna da vicino. Dalla
grande fantastica avventura, Kino e i suoi torneranno alla
fatica di tutti i giorni senza nemmeno quell’unico bene che
la vita aveva loro dato: la pace con se stessi.
Pag. 112 Voto 4/5
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1947 |
La corriera stravagante -
Descrizione
Pubblicato per la prima volta nel 1947, "La corriera
stravagante", bloccata nel verde delle vallate californiane,
con il suo carico di avventure sensuali e personaggi fuori
dall'ordinario, lasciò sbalorditi pubblico e critica per la
vena narrativa divertente, mai emersa nei precedenti lavori
di Steinbeck.
Pag.
318
Voto 4./5 |

1945 |
Vicolo Cannery
-
Descrizione
Romanzo della maturità del grande scrittore americano,
"Vicolo Cannery" narra di un mondo in cui vivono usurai,
pescatori, ruffiani, giocatori ed emarginati di tutte le
razze. In questo microcosmo di diseredati spicca la figura
di un solitario e misterioso biologo che, nonostante la
differenza di classe, si interessa a loro instaurando un
rapporto di affettuosa amicizia e solidarietà umana. Insieme
imparano a farsi burla del destino riuscendo a costruirsi
un'esistenza degna di essere vissuta, che finisce per
rendere questi personaggi eroi e simboli del vivere
quotidiano. Nella narrazione scanzonata delle avventure di
questa umanità, Steinbeck restituisce il ritratto tragico e
al tempo stesso comico di uomini e donne vittime di un
grande equivoco morale, l'altro volto del benessere
americano.
Pag. 202 Voto 4/5 |
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1942 |
La luna è tramontata -
Descrizione
Seconda guerra mondiale. Un piccolo paese della Norvegia
viene occupato dall'esercito tedesco senza che gli
abitanti riescano a capire la gravità della situazione e
senza che possano organizzare qualche forma di
opposizione. Dopo lo shock iniziale la piccola comunità
imparerà una lezione fondamentale: la forza
dell'individuo si basa sull'unione del gruppo. Dopo aver
assistito a violenze e tradimenti dell'invasore, si farà
strada e si consoliderà lo spirito di indipendenza e
rivalsa del gruppo. Prima con sporadiche esecuzioni dei
soldati occupanti, poi con una guerriglia sistematica e
organizzata, la comunità dimostrerà agli altri e a se
stessa che nessuno è vinto finché non si arrende.
Pag. 159 Voto 4/5 |

1939 |
Furore
- Descrizione
Pietra miliare della letteratura americana, "Furore" è
un romanzo pubblicato negli Stati Uniti nel 1939 e
coraggiosamente proposto in Italia da Valentino Bompiani
l'anno seguente. Il libro fu perseguitato dalla censura
fascista e solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce
la prima edizione integrale, nella nuova traduzione di
Sergio Claudio Perroni. Una versione basata sul testo
inglese della Centennial Edition dell'opera di
Steinbeck, che restituisce finalmente ai lettori la
forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel
per la Letteratura 1962. Nell'odissea della famiglia
Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in
penosa marcia verso la California, lungo la Route 66
come migliaia e migliaia di americani, rivive la
trasformazione di un'intera nazione. L'impatto amaro con
la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal
pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria
"come un marchio d'infamia". Al tempo stesso romanzo di
viaggio e ritratto epico della lotta dell'uomo contro
l'ingiustizia, "Furore" è forse il più americano dei
classici americani, da leggere oggi in tutta la sua
bellezza.
Pag. 633 Voto 4.25/5 |

1938 |
La lunga vallata -
Descrizione
Pubblicata per la prima
volta nel 1938, questa
raccolta di racconti è la
perfetta introduzione
all'intera opera di John
Steinbeck. Ambientati nella
valle di Salinas in
California, dove semplici famiglie di agricoltori lavorano
la terra e lottano per trovare il proprio posto nel mondo, i
racconti contenuti ne "La lunga vallata" riflettono i temi
centrali della narrativa del grande autore Premio Nobel: il
conflitto tra città e ambiente rurale, tra braccianti e
proprietari terrieri, tra passato e presente.
Pag. 232 Voto4/5 |

1937 |
Uomini e topi
-
Descrizione
Pensato per un pubblico -
i braccianti della California - che non sapeva né leggere né
scrivere, "Uomini e topi" (1937) è un breve romanzo, ricco
di dialoghi, che, nelle intenzioni di Steinbeck, avrebbe
dovuto essere in seguito adattato, come difatti avvenne, per
il teatro e per il cinema. Protagonisti, due lavoratori
stagionali, George Milton, e l'inseparabile Lennie Little,
un gigante con il cuore e la mente di un bambino, che il
destino e la malizia degli uomini sospingono verso una fine
straziante. Il ritratto di un'America stretta dalla sua
peggiore crisi economica nella drammatica rappresentazione
di un maestro.
Pag. 132 Voto 4.25/5
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1936 |
La Battaglia -
Descrizione
Nel 1933 il presidente degli Stati Uniti, Theodore
Roosvelt, si trovò a dover fronteggiare una crisi
disastrosa, conseguenza diretta del crollo del 1929. Furono
anni difficili e occuparsi di letteratura implicò un impegno
sociale fino a quel momento sconosciuto. A questa nuova
generazione apparteneva Steinbeck, che in questo romanzo
narra la storia di uno sciopero di braccianti, del suo
fallimento e di uomini che trasformano la propria
disperazione in lotta per il riconoscimento dei propri
diritti fondamentali. Pubblicato nel 1936 e tradotto in
Italia da Eugenio Montale nel 1940, il romanzo riassume lo
spirito di un'epoca, un'opera in cui viene presentata
un'immagine atroce, scandalosa ma anche poetica del New Deal
americano.
Pag. 314 Voto 4/5 |

1935 |
Pian della Tortilla
- Descrizione
A quasi ottant'anni dalla sua pubblicazione questo
romanzo, che decretò il successo letterario di John
Steinbeck, conserva intatto il fascino dell'epopea
americana. "Plan della Tortilla" è il quartiere di Monterey
in cui vivono i paisanos, un luogo dove sopravvivere è il
fine primario. Discendenti dei primi californiani, formano
una colonia di gente povera ma felice, di perdigiorno
amorali ma intimamente incoscienti nelle cui vene si
intreccia sangue messicano, indio e spagnolo. Tra questi
vive Danny, che ha ereditato due case e vive con sette
paisanos cui ha concesso il diritto di dimorare nelle sue
proprietà. Le giornate passano tra bevute e corteggiamenti,
truffe ed espedienti, mentre il lavoro viene considerato
l'ultima risorsa per procurarsi i mezzi di sussistenza.
Dotati di spirito cavalleresco, i personaggi che popolano le
pagine di questo capolavoro della narrativa americana vivono
con umanità e grande dignità la propria decadenza morale e
materiale nell'illusione di un domani migliore. Con uno
stile narrativo vibrante e un gusto per la descrizione quasi
cronachistico, Steinbeck rende omaggio a tutti coloro che
hanno attraversato la frontiera.
Pag. 263 Voto 4/5 |

1933 |
Al Dio sconosciuto
- Descrizione
Romanzo "profetico" che prende il titolo dal discorso
tenuto da san Paolo nell'Areopago di Atene, "Al Dio
sconosciuto" fu pubblicato nel 1935 e tradotto da Eugenio
Montale nel 1946. Racconta la storia di un contadino, Joseph
Wayne, che lascia la vecchia fattoria del Vermont per
traversare l'America e stabilirsi insieme ai fratelli in una
fertile vallata della California. Le vicende, talora
cruente, che si susseguono nella "terra promessa" raggiunta
da questo indecifrabile sacerdote-colono, danno luogo a un
quadro di sapore pagano - primitivistico - che Steinbeck
ammanta di una luce sacrale.
Pag. 225
Voto 4.50/5
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1933 |
Il cavallino rosso
-
Attraverso le intense vicende che
segnano il suo rapporto con gli adulti, gli animali e le
cose,
Jody impara a conoscere il prezzo dei desideri e ad
affrontare la realtà anche quando è diversa dai sogni.
Pag. 159 Voto
3.50/5 |

1932 |
I
pascoli del cielo
- Descrizione
Venti famiglie. Un piccolo villaggio, all'inizio del
'900, in una fertile vallata della California centrale.
È lo scenario del primo libro importante di John
Steinbeck, "I pascoli del cielo", che fu pubblicato nel
1932 e tradotto da Elio Vittorini nel 1940. Si compone
di dodici capitoli ma non è propriamente un romanzo
perché a tenere insieme le diverse vicende, ciascuna
conchiusa in sé, di questo piccolo capolavoro non sono i
personaggi ma l'ambientazione - il rapporto dei
contadini con la natura circostante - e, soprattutto, il
tema del misterioso insinuarsi del male in un luogo che
all'occhio umano appare come l'ingannevole replica del
Giardino dell'Eden.
Pag. 200 Voto 4.50/5 |

1929 |
La Santa Rossa
- Descrizione
Galles, XVII secolo. È una giornata triste e grigia,
l'inverno sta arrivando dal Polo, si sentono i richiami
degli uccelli che si radunano per emigrare. Nella casa dei
Morgan le fiamme del fuoco fanno scintillare le punte delle
alabarde appese nella rastrelliera: armi ormai in disuso,
ricordo di un antenato cavaliere morto impiccato da più di
cento anni. Papà Morgan stupito si chiede tra sé come mai
non sia riuscito neppure a essere un buon contadino
nonostante le sue conoscenze, mentre la vecchissima madre
Gwenliana, con tutte le sue pratiche negromantiche è
considerata con maggior rispetto da tutti. Mamma Morgan si
mette a spolverare, lei non ha tempo per i sogni, in
famiglia ci vuole chi pensa alle cose da fare. Il giovane
Henry guarda oltre il fuoco, perso dietro ai suoi pensieri,
quindici anni compiuti senza aver fatto ancora niente
d'importante, spinto dal desiderio di qualcosa a cui non
riesce a dare un nome come gli uccelli vuole emigrare...
Pag. 274 Voto 4/5 |
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29.09.2000 -
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